domenica 6 giugno 2010

La libertà per Lucia e Francesca

Premettiamo che abbiamo scritto insieme un'unica risposta, in quanto confrontandoci, è emerso che la pensiamo allo stesso modo.


Ci sono diverse accezioni con le quali possiamo definire cosa sia per noi la libertà.
Al giorno d'oggi, tra noi giovani, la maggior parte delle volte il termine "libertà" viene utilizzato impropriamente: "Non sono libera di uscire, non sono libera di fare ciò che voglio, di tornare tardi la sera". Ma se ci discostiamo da questa concezione forse superficiale e distorta, potremo riuscire a comprendere la vera essenza della libertà. Ci sentiamo liberi quando abbiamo la piena consapevolezza di essere i fautori del nostro destino, i fautori delle nostre scelte di vita, pur sapendo che non verranno condivise da tutti, quando decidiamo di intraprendere un cammino perchè abbiamo uno scopo.E allora ci sentiamo "leggeri", invincibili", abbiamo voglia di crescere, di scoprire, di confrontarci e soprattutto di raggiungere quell'insaziabile voglia di felicità.

Lucia e Francesca

2 commenti:

Alessandro Macaluso ha detto...

Carissime Francesca e Lucia,

grazie per la vostra risposta, ricca di profondi contenuti.

La prima cosa che avete voluto mettere in rilievo è che la libertà non può essere definita soltanto negativamente come assenza di costrizioni e di limiti: porre eccessivamente l’accento sull’indipendenza rischierebbe di farci chiudere in noi stessi, perché ogni relazione è sempre in vari modi un legame e ,dunque, una forma di dipendenza., ma anche di scambio con possibilità di arricchimento reciproco tra i soggetti della relazione.

Inoltre , come avete implicitamente affermato non basta indicare da che cosa si vorrebbe essere liberi: occorre anche capire lo scopo della libertà; non basta una libertà “da”, occorre una libertà “per”!

Avete scritto: «“Ci sentiamo liberi quando abbiamo la piena consapevolezza di essere i fautori del nostro destino».

E’ un’affermazione importante da vari punti di vista. Per inciso, mi fa piacere farvi notare che avete utilizzato l’espressione “ci sentiamo liberi” e non quella “siamo liberi”: i giovani avvertono e sentono con particolare forza ed urgenza la libertà: hanno una vita davanti, sanno sognare, non hanno paura di sperare e sono capaci, a volte, anche di progettare; sentono soprattutto il desiderio di ideali grandi e nobili. Siate aderenti sempre alla realtà, ma non smettete mai di sognare: imparate a tenere i vostri piedi ben saldati alla terra e al contempo, sappiate costantemente rivolgere la testa al cielo! Sentire con forza l’anelito alla libertà non significa comprenderla, ma è un suo necessario presupposto.

E’ bello che abbiate utilizzato l’espressione “destino”. Ciò significa che avvertite l’esigenza di risposte radicali e che non vi accontentate di risposte parziali o elusive; ciò significa che vi sta a cuore capire qual è lo scopo ultimo di tutta la vostra vita e non solo di una parte di essa!

E’ stupendo anche che abbiate associato la libertà al desiderio “di raggiungere quell’insaziabile voglia di felicità.” Avete intuito che:
- a) il massimo di libertà coincide con il massimo di felicità;

- b) la piena felicità è qualcosa che “sazia pienamente senza saziare”, ossia qualcosa che miracolosamente appaga totalmente il desiderio senza estinguerlo!

Dato che siete state bravissime, non posso non rivolgervi altre domande sorte da ciò che avete scritto. Cominciamo con la prima:

qual è in generale lo scopo ultimo della libertà?

Buon lavoro. Voi e i vostri compagni avete tempo fino al prossimo mercoledì per la risposta.
Un salutone.

Il prof. diversamente sardo

Anonimo ha detto...

Secondo me la libertà può definirsi la "capacità di orientare le proprie scelte e decisioni verso un fine riconosciuto come buono e perfetto". Con ciò non si vuol significare che il riconoscimento soggettivo della bontà del fine sia costitutivo della bontà medesima, ma semplicemente che l'oggettività del bene richiede comunque un'adesione personale per poter informare di sè la persona, che solo così può far diventare suo il bene in sè.
In definitiva lo scopo ultimo della libertà è l'unione definitiva con Dio, che ci ha creati a sua immagine, ma questo può anche attuarsi mediante un percorso che può comportare anche degli errori di percezione o di attuazione o - come spesso accade -delle comprensioni solo parziali del bene.

Ex siottino.