venerdì 18 giugno 2010

La libertà per Silvia e Claudia

Silvia ha scritto:

“Non vedo la libertà come un concetto assoluto. Per me la libertà del singolo essere umano sta nella sua possibilità di compiere una qualsiasi scelta. La scelta di vivere, di spostarsi da un posto all’altro, di dire la propria opinione, come solo di mangiare una mela. Una scelta che influenzi il futuro, vicino o lontano.

Ognuno dovrebbe poter essere in grado di compiere le sue scelte in modo autonomo e senza condizionamenti, quelle che riguardano se stesso come quelle che potrebbero coinvolgere molti altri. Per questo ritengo che essere liberi significhi essere capaci di compiere con consapevolezza, ma anche con coraggio e considerazione del prossimo tutte le proprie scelte.”.


Claudia ha scritto:

Claudia ha scritto:

"Che cos'è per me la liberta? Non tradire noi stessi, essere coscienti di quello che si fa "cito le due mie compagnette" e perché no, essere indipendenti; qui spiego meglio: quando si parla di essere coscienti di quello che si fa presuppone anche una conoscenza e un'esperienza che ti porta ad avere un punto di vista tuo personale e questo per me è importantissimo per non reagire passivamente a ciò che ci circonda, per non seguire la massa. Poi professore vorrei contestarle la parte iniziale del suo commento: non credo che in un legame (es. in un'amicizia) una persona dipenda dall'altra o per lo meno non m piace questa parola preferirei "ci si rispecchia o ci si confronta". Vorrei poi anche aggiungere un'altra definizione di libertà da cui presero spunto i padri fondatori: la mia libertà non deve ledere quella degli altri e questo prevede il rispetto delle libertà altrui persino di quelle più lontane per quanto possano essere radicate. Questo è quello che ho scritto di getto spero che il mi commento non sia banale.". Claudia Persico

1 commento:

Alessandro Macaluso ha detto...

Carissime Silvia e Claudia,
grazie per i vostri stimolanti contributi.
A me pare che sia giusto affermare che la nostra libertà non è assoluta, dato che in tutte le nostre scelte siamo limitati e condizionati: è incontestabile che non abbiamo la possibilità di fare tutto ciò che vogliamo e che anche il bagaglio delle nostre esperienze è sempre limitato.
Tuttavia, da un altro punto di vista si può dire che la libertà ha un valore assoluto, perché con essa possiamo scegliere per l’eternità un Bene assoluto, cioè Dio. Infatti, quale valore avrebbero un miliardo di euro se il possessore di tale fortuna si trovasse da solo in un deserto? Come il valore dei soldi dipende da quello che con essi si può acquistare, così il valore della libertà dipende dall'uso che ne posso fare. Se l'unica scelta che potrei della mia libertà fare fosse, per esempio, quella di bere coca cola o aranciata, certamente non varrebbe molto. Il valore della libertà dipende dal suo possibile contenuto. Solo un contenuto infinito, cioè Dio, potrebbe dare alla libertà un valore infinito. Se la libertà ha un valore infinito, dipende dalla possibilità che l'uomo ha di scegliere Dio per l'eternità.
Faccio notare che è Dio che si fa scegliere e che, pertanto, liberamente, oltre a donarmi la libertà, dona valore ad essa e dunque alla mia esistenza.
È anche vero che la libertà da un certo punto di vista è un sinonimo di autonomia e di indipendenza: chi dipende dagli altri perché non è capace o perché è insicuro non è certamente libero. Qualsiasi forma di paura o di dipendenza psicologica limita la nostra libertà. Tuttavia, come ho gia scritto, anche i legami di amicizia e di amore sono una forma di dipendenza: dovremmo liberarci da essi per essere più liberi? Ha scritto Ramón Llull:
«Dimmi, Folle, che cos’è l’amore? E il folle rispose: Amore è ciò che rende schiavi i liberi e liberi gli schiavi. E non si sa in che cosa consista essenzialmente l’amore, se in questa schiavitù o in questa libertà. »
L’importante e veritiero adagio che la libertà di ciascuno termina dove inizia quella degli altri, rischia di indurre a considerare gli altri soltanto come un limite alla mia libertà, mentre essi possono accrescerla e valorizzarla. Se fossi solo al mondo senza altre persone, avrebbe davvero un grande valore la mia libertà? E del resto, se fossi solo quante possibilità verrebbero a mancare!
Giustamente Claudia ha sottolineato che si è liberi quando si è capaci di prendere in modo personale delle decisioni: la libertà è qualcosa che ci rende radicalmente unici ed insostituibili, perché nessuno può mettersi al nostro posto. Ma questo è un tema molto bello da sviluppare in un altro momento.
Non fatemi mancare, per favore, li vostri commenti. Un salutone.
Il prof. diversamente sardo